religione
|
ITINERARIO EUCARISTICO |
Sulle orme del Miracolo del Ss. Corporale Primo giorno Arrivo in mattinata a Orvieto e visita al Duomo e alla Cappella di San Brizio. Nel pomeriggio, partenza per Bolsena e visita alla Chiesa di Santa Cristina e all'Isola Bisentina. Ritorno ad Orvieto, con sosta al Sassotagliato. Secondo giorno In mattinata, partenza per Todi, visita del centro storico e del Tempio della Consolazione. Proseguimento per Collevalenza e visita al Santuario dell'Amore Misericordioso. |
DUOMO La prima pietra del Duomo fu posta nel 1290 dal Papa Niccolò IV e i lavori si protrassero per circa tre secoli. La facciata, eseguita su disegno del Maitani, è impreziosita dallo splendido rosone, opera dello scultore trecentesco Andrea Orcagna. All'interno, si possono ammirare la Cappella che custodisce il SS. Corporale (abbellita dagli affreschi di Ugolino di Prete Ilario e dalla presenza del Reliquiario in smalti traslucidi di Ugolino di Vieri) e la Cappella di San Brizio, affrescata da Luca Signorelli. BASILICA DI SANTA CRISTINA A BOLSENA Bolsena, borgo affacciato sulle rive del lago omonimo, diede i natali a Santa Cristina, la santa bambina che subì il Martirio nell'ultima persecuzione di Diocleziano (sec. IV) e di cui si rievocano le vicende nella rappresentazione dei Misteri della Santa, il 23 e 24 luglio di ogni anno. Dall'interno della Collegiata dedicata alla Santa (XI sec.), si accede alla Cappella del Miracolo, nel cui altare maggiore sono venerate tre Sacre Pietre macchiate del sangue del Miracolo Eucaristico, alla Grotta dove è stato rinvenuto il sepolcro della Santa, e alle catacombe cristiane. ISOLA BISENTINA Sull'isola, che si trova nel lago di Bolsena, è possibile visitare due interessanti cappelle, che costituiscono le più antiche costruzioni superstiti di un insediamento francescano: la Cappella della Crocifissione e la Cappella del Tabor. SASSOTAGLIATO Quasi sperduto in quello che oggi è un sentiero di campagna, il Sassotagliato è così nominato dalla tradizione che vuole che l'enorme masso si sia spaccato in due per lasciar passare il Sacro Corporale proveniente da Bolsena. TODI Antichissima città umbra, divenuta libero Comune nel XII secolo, diede i natali al francescano Jacopone da Todi, i cui resti sono conservati all'interno del Tempio di San Fortunato. Da segnalare: Piazza del Popolo, detta anche del Comune, e il tempio rinascimentale di Santa Maria della Consolazione, costruito probabilmente su disegno del Bramante (XVI sec.), che custodisce un'immagine della Madonna ritenuta miracolosa. SANTUARIO DI COLLEVALENZA Imponente costruzione moderna, opera dell'architetto Julio Lafuente, è stata consacrata nel 1965 e dedicata alla congregazione "dell'Amore Misericordioso", fondata da una donna spagnola, Madre Speranza. |
PRIMO ITINERARIO FRANCESCANO |
Alla ricerca delle presenze del Santo di Assisi nel territorio orvietano Primo giorno Nel pomeriggio, visite alla Chiesa di San Francesco ad Orvieto ed al Convento di San Crispino. (Possibilità di celebrare l'Eucarestia). Secondo giorno In mattinata, partenza per il Convento Francescano di Santa Maria della Scarzuola e visita alla «Città Buzziana». |
CHIESA DI SAN FRANCESCO La presenza di Francesco a Orvieto (dove il papa Onorio III emanò una bolla sulla regola francescana) è confermata da varie testimonianze. Fondata nella prima metà del XIII, la chiesa dedicata al Santo fu ampliata probabilmente dal generale dell'ordine francescano San Bonaventura, presente allora in città. Da segnalare, i resti di affreschi trecenteschi scoperti recentemente e attribuibili all'orvietano Piero di Puccio. CONVENTO DI SAN CRISPINO Originariamente monastero cistercense, acquistato nel 1551 dagli Orvietani a favore dei Padri Cappuccini, ospitò per circa 40 anni San Crispino da Viterbo (vissuto nella seconda metà del XVIII sec.), che svolse sempre le funzioni più umili e fu protagonista di molti miracoli. CONVENTO DI SANTA MARIA DELLA SCARZUOLA E CITTÀ BUZZIANA Chiesa francescana del XIII secolo, dove è stato riportato alla luce un affresco (databile intorno al 1240) che rappresenta S. Francesco in levitazione. La tradizione afferma che il Santo vi fabbricasse con le proprie mani una capanna di "scarza", da cui prese il nome il convento. Il complesso fu acquistato e trasformato nel 1956 dall'architetto Tommaso Buzzi, che nell'area costruì una città onirica denominata in suo onore "la Città Buzziana". |
SECONDO ITINERARIO FRANCESCANO |
Dai luoghi dei miracoli di San Francesco a San Bonaventura da Bagnorea Primo giorno Nel pomeriggio, partenza per Alviano e visita al Castello con la Cappella delle Rondini. Proseguimento per Lugnano in Teverina, e visita alla Chiesa Collegiata. Ritorno a Orvieto con sosta al Convento di Sant'Angelo in Pantanelli. Secondo giorno In mattinata, visita alla Chiesa di San Giovenale. Proseguimento per Bagnoregio e visita alla Cattedrale di San Nicola. Al termine, visita allo splendido borgo medievale di Civita, «la città che muore». |
ALVIANO Di probabile origine romana, la cittadina è dominata dall'imponente castello che fu edificato da Offredo d'Alviano; all'interno, la cappella è ornata di affreschi seicenteschi, uno dei quali raffigura S. Francesco ad Alviano e il miracolo delle rondini, invitate a tacere perché disturbavano la predica. LUGNANO IN TEVERINA Nata probabilmente nel V sec. d.C., diventò intorno al 1000 comune dipendente direttamente dalla Chiesa. Fuori del centro abitato si trovano i pregevoli conventi di San Francesco (1229) e dei Cappuccini (1579). Da segnalare: la Collegiata di Santa Maria Assunta e il Palazzo Pennone (1500). CONVENTO DI SANT' ANGELO IN PANTANELLI Il convento, alla cui fondazione prese parte personalmente S. Francesco, è costruito sui resti di un antico castrum, donato al Santo nel 1216 dai Signori di Baschi. All'esterno del convento, sono presenti la grotta con il giaciglio di pietra del Santo, l'elce piantato dallo stesso Francesco e lo scoglio dal quale egli predicò ai pesci. Vi soggiornarono anche Jacopone da Todi (che vi compose il noto Stabat Mater) e Bernardino da Siena. CHIESA DI SAN GIOVENALE Nella Chiesa di S. Giovenale, una delle più antiche di Orvieto, si conserva un affresco rappresentante il lignum vitae, o "albero bonaventuriano", così detto perché raffigura Cristo al centro di un albero-croce, i cui rami recano differenti scritte riferentisi al Salvatore, così come descritto da S. Bonaventura nel Lignum vitae. BAGNOREGIO Di probabile origine pre-etrusca, fu teatro delle invasioni barbariche e venne devastata dai terremoti. La cittadina è patria di S. Bonaventura, di cui si conservano le ossa del braccio in una teca d'argento custodita nella cattedrale di S. Nicola. Sul bordo orientale del Belvedere, è scavata nel masso tufaceo la "grotta di S. Bonaventura", dove, per intercessione di S. Francesco, il Santo sarebbe stato risanato da una grave malattia. CIVITA DI BAGNOREGIO Sorge al centro di un baratro profondo da quando, nel 1695, un violento terremoto fece crollare l'istmo di terraferma che la congiungeva a Bagnoregio; oggi è conosciuta come la "città che muore" a causa dell'erosione dei banchi di argilla su cui giace. Mirabile la Chiesa romanica di S. Donato, che custodisce un eccezionale crocifisso ligneo di scuola fiamminga e quattro colonne di granito grigio d'Egitto sottratte a costruzioni pagane. |
ITINERARIO DOMENICANO |
Chiese romaniche e spiritualità domenicana Primo giorno Nel pomeriggio, visita alla Chiesa di San Domenico, all'Istituto del SS. Salvatore e trasferimento a Carnaiola; visita al borgo medievale e alla casa natale della Beata Vanna. Secondo giorno In mattinata, visita della Chiesa di San Flaviano a Montefiascone, di Acquapendente e di Proceno. |
CHIESA DI SAN DOMENICO La Chiesa, costruita nel 1220 su richiesta di S. Domenico, fu la prima al mondo dedicata al Santo dopo la sua canonizzazione. Al suo interno, si trovano la cattedra e il pulpito dal quale predicò S. Tommaso d'Aquino (che vi compose anche l'Officio del Corpus Domini nel 1264) e i ritratti delle terziarie domenicane Sant'Agnese da Montepulciano, Beata Daniella da Orvieto e Beata Vanna, vissuta a Orvieto nel XIII sec, di cui vi si conservano anche le spoglie. ISTITUTO DEL SS. SALVATORE L'Istituto, donato da privati alle terziarie domenicane nel 1910, conserva un'immagine del Santissimo Salvatore che, donata ad una delle sorelle nel '600, nel corso dei secoli è stata protagonista di episodi di guarigioni miracolose. CARNAIOLA Il borgo, di origine medievale, diede i natali alla Beata Vanna, terziaria domenicana della seconda metà del XIII secolo, che visse a Orvieto dedicandosi all'educazione e al recupero delle giovani meno fortunate, insegnando loro il mestiere di sarta. MONTEFIASCONE Borgo medievale che sorge su un colle in vista del Lago di Bolsena, Montefiascone conserva nel suo territorio tracce di insediamenti antichissimi appartenenti alla cultura detta "di Rinaldone" dal luogo di ritrovamento. Tra i monumenti, notevole è la Chiesa romanica di S. Flaviano (XI), in cui sono custodite le reliquie del Santo. La chiesa conserva inoltre la memoria del messo imperiale Defuk e del suo servo Martino, che contrassegnò con un "est! est! est!" le porte delle taverne del paese per segnalarne l'eccellenza del vino che vi si degustava. ACQUAPENDENTE Di origine etrusca, Acquapendente nel X secolo acquistò importanza per il transito sempre maggiore dei pellegrini. Da segnalare: la cattedrale romanica del Santo Sepolcro, che conserva al suo interno la cripta (monumento nazionale) del secolo X-XII e il sacello che, secondo la tradizione, custodisce delle pietre bagnate con il sangue di Gesù Cristo. PROCENO Fondata probabilmente dal re di Chiusi Porsenna, la cittadina è legata al ricordo della domenicana Santa Agnese, cui è dedicata una chiesa sul poggio dove sorgeva il convento in cui trascorse 23 anni della sua vita. La terziaria domenicana è la santa protettrice della cittadina, ove fu consacrata all'età di 15 anni dal Vescovo Francesco Monaldeschi di Orvieto. |
home percorsi | archeologia | medioevo e rinascimento | arte e religione | ambiente e natura | eno-gastronomia | animazione e eventi English | e-mail | Orvieto&Co. è una parte di www.orvieto.info, un servizio offerto da www.pozzodellacava.it |